Per finanza agevolata si intendono tutti gli strumenti finanziari e fiscali che il legislatore mette a diposizione delle imprese per favorire nuovi progetti di sviluppo e investimento. Questi possono essere attuati a livello comunitario, nazionale, regionale o locale. La finanza agevolata nasce per rendere più competitive le imprese già esistenti e supportare chi desidera avviarne di nuove. È, quindi, fondamentale imparare a sfruttare questo nuovo strumento nel modo più opportuno.

 

Quali agevolazioni comprende la finanza agevolata?

La finanza agevolata si avvale di diverse agevolazioni. Di seguito le principali:

♦  Contributo in conto capitale, più comunemente chiamato “contributo a fondo perduto”: viene calcolato in percentuale sulla base delle spese ammissibili, per cui non è previsto nessun tipo di restituzione e/o tasso di interesse;

♦  Contributo in conto interessi, ovvero i cosiddetti “finanziamenti agevolati”: finanziamenti con tassi d’interessi agevolati o pari a zero;

♦  Interventi in conto garanzia: concessioni di garanzia su fondi pubblici;

♦  Crediti d’imposta: agevolazioni puramente fiscali che permettono di compensare in detrazione i debiti fiscali, diminuendo quindi le imposte dovute.

 

A chi si rivolge la finanza agevolata?

I requisiti di accesso alle varie agevolazioni in essere variano in base alla tipologia, ma soprattutto alla finalità del bando. Gran parte sono rivolte alle PMI, ovvero le micro, piccole e medie imprese italiane, che costituiscono la spina dorsale del tessuto economico nazionale. Ciò non toglie che esistano anche incentivi per le grandi imprese e per i privati.

Non ci sono investimenti standard, ma solitamente si tende a incentivare progetti sostenibili e di crescita. Ci sono bandi che finanziano investimenti green, di ricerca e sviluppo, per le risorse umane e la formazione, per internazionalizzazione e fiere. Molti bandi sono anche finalizzati ad aiutare le categorie svantaggiate, come ad esempio l’imprenditoria giovanile e quella femminile.

 

Da dove provengono le agevolazioni?

Le fonti della finanza agevolata sono regolate da un quadro normativo molto complesso e si dividono per livello di legislazione, ovvero:

♦  Livello locale: province e comuni mettono a disposizione diverse risorse in vari ambiti per favorire la competitività delle aziende locali;

♦  Livello regionale: le regioni istituiscono strumenti agevolati a supporto delle piccole e medie imprese con sede al loro interno;

♦  Livello nazionale: il governo attua delle politiche che sono volte ad agevolare e sostenere economicamente le imprese del territorio. Solitamente i bandi nazionali sono gestiti dai diversi ministeri, il più importante dei quali è il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE);

♦  Livello comunitario: le imprese operanti in uno degli Stati europei possono usufruire di strumenti e bandi comunitari progettati per favorire la crescita e lo sviluppo all’interno dell’UE.

 

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